La Moda che parla veste VOICEAT - Alla scoperta della nuova collezione
Postato da ANNALAURA GIANNELLI

Un'antica scultura marmorea ritraente una fanciulla romana, un cavallo fiero e composto dal manto bruno e lucente, un vermiglio ippocampo fluttuante su una distesa confetto: ecco per l'imminente stagione primavera/estate 2024 i nuovi protagonisti di VOICEAT, la moda che parla, che non ci sta a fermarsi sul convenzionale confine della tendenza e del colore, delle linee e delle forme, ma che intende traghettarla nel caleidoscopio della comunicazione vera, quella fatta di contenuti, di storia e arte, di cultura ed etica per conferirle un'aura mai posseduta prima.
Come per la musica - che si arricchisce con le parole veicolando contenuti sentimentali o sociali - così può fare la moda con la sua forza mediatica, spiega Annalaura Giannelli, founder di Voiceat agli studenti della Università del Salento in un recente incontro tenutosi presso la sede universitaria del capoluogo salentino - purchè trovi il giusto equilibrio tra la leggerezza del fashion e il messaggio da trasferire. Il concetto di sostenibilità - aggiunge - non può e non deve restare circoscritto all'impatto ambientale ma deve estendersi a quello etico e sociale.
In questo lavoro di studio, ricerca e creazione artistica, il new brand è già squadra al femminile e si avvale della competenza e professionalità dell'art director Carol Cordella, figlia d'arte e titolare dell'omonimo Istituto di Moda pugliese. Un binomio vincente in questo primo anno di duro e incessante lavoro.
Ma, quindi, chi sono i protagonisti dell'estate?
La loro storia è puntualmente esplicitata nei cartellini che accompagnano le bag e gli accessori VOICEAT.
La fanciulla romana è Lesbia, la donna amata da Catullo, poeta latino del I secolo a.c. nella scultura di Henrich Von Dannecker, artista tedesco dell'800 che si ispirò nei tratti del volto alla amata consorte, morta nel 1823. L'artista che iniziò a scolpire il marmo nel 1790, terminò l'opera solo nel 1836, all'età di 78 anni. Una storia antica d'amore in una più antica storia d'amore e odio come ci ricorda il celebre Carme 87 “Odi et amo” di Catullo scritto quando la fanciulla si era stancata del poeta e l'aveva lasciato. Il messaggio è chiaro e non è di connotazione puramente artistica e culturale ma anche sociale: è lecito odiare una donna che ti fa soffrire, ma non è lecito adottare alcuna forma di violenza, mai!
Il purosangue inglese di Giorge Stubbs, pittore inglese del 1700, in posizione da fermo, composto ed elegante, intende sensibilizzare al rispetto per la natura e per tutti gli animali ed in particolare, il cavallo, dotato di spiccata intelligenza e sensibilità ma ancora oggi vittima di sfruttamento nella filiera del mercato della carne e della sperimentazione scientifica.
E, infine, un giocoso cavalluccio marino che ci riporta all'infanzia, ai giorni spensierati dell'estate trascorsi nelle località di mare, a quei bagni nelle acque limpide e incontaminate del nostro Mediterraneo. E già, perchè sino a una quarantina di anni fa queste meravigliose creature marine che sembrano uscite da un racconto di fiabe, popolavano le nostre acque esattamente come le stelle marine e non era difficile trovarli a trastullarsi a riva nell'andirivieni ameno delle onde... ora non più e sono a rischio di estinzione.
Ma Voiceat ci ricorda anche che l'ippocampo è l'unico animale al mondo in cui è il maschio a partorir tra doglie e contrazioni, gradevole provocazione per il genere maschile: sarebbe ora che qualcosa toccasse anche ai signori uomini in una più equa ridistribuzioni di ruoli e compiti.
Ma parla anche il capospalla adottato e rilanciato dalla maison pugliese, la nuova mantella VOICEAT in leggero materiale waterproof e realizzata sartorialmente in tre varianti: beige con profili marrone bruciato, blu con profili neri e nera con profili grigi. Già, perché sulla spalla, subito sotto il grazioso colletto in piedi si scorge un ricamo che recita “I LOVE ME”... un motto semplice e chiaro, affatto banale e non facilmente attuabile per la maggior parte delle donne, troppo spesso proclivi a dare e meno a ricevere, a sacrificarsi per gli altri e posporre le proprie necessità ad appannaggio di quelle altrui finendo per soccombere in spirali di dipendenza e violenza quando incappano nelle grinfie di abili manipolatori affettivi e uomini senza scrupoli.
L'invito è dunque quello di riprendere in mano la propria vita e darsi meritata centralità.
Se volete scoprire di più, non vi resta che digitare www.voiceat.it ed iniziare a seguire l' innovativo e accattivante brand (il cui logo, di valenza evocativa, rappresenta una donna stilizzata che grida per essere ascoltata) sulle pagine Facebook ed Instagram.