VOICEAT: in arrivo la Lesbia bag. Un mix di suggestioni tra arte, etica e cultura

È possibile che una borsa abbia la potenza evocativa del sentimento e della passione che ispirarono i versi di Catullo -  il grande poeta dell'antichità classica - per la sua Lesbia?

Questa - per la prossima stagione primavera/estate - la nuova, ma non l'unica, sfida di VOICEAT, la raffinata maison pugliese, guidata da Annalaura Giannelli, creatrice di borse e accessori moda Made in Italy, nata con la mission di nobilitare la moda veicolando messaggi di valenza etico-sociale.

La nuova bag - una tote pratica e funzionale adatta a qualsiasi donna e giusta per ogni momento della giornata - si inserisce nella linea “For women” dedicata al contrasto della violenza di genere.

Al momento (ma ancora per poco) null'altro è dato sapere: se la borsa citerà dei versi del grande poeta o se raffigurerà qualcosa come è avvenuto per la oramai iconica Bag “La Maddalena” che ha trasposto sul front della borsa l'immagine della Santa reinterpretata dal ritrattista andaluso Josè Maria Pena.

Voiceat promette: si tratta di un irresistibile mix tra cultura arte ed etica.

Ma perché Catullo nel contrasto alla violenza sulle donne? Quale il messaggio?

Su questo la founder di Voiceat fa chiarezza: Catullo ci racconta l'evoluzione di un sentimento attraverso indimenticabili odi che accompagnano la tormentata storia d'amore che lo legò a Lesbia (che a Roma rispondeva al nome di Clodia Pulcra, ma che il poeta ribattezzò Lesbia in onore dell'isola in cui era vissuta la poetessa Saffo). Lesbia fu una delle prime donne emancipate della storia antica. Fu per la precisione una nobildonna colta e disinibita dal carattere fiero e sfaccettato, che si rifiutò di seguire le regole di comportamento imposte dalle matrone romane e che scelse di essere libera nel pensare e nell'agire. Dopo la morte del marito, infatti, preferì restare vedova e pertanto indipendente, in contrasto con le usanze del tempo ed ebbe svariate relazioni amorose tra cui quella con Catullo. Per questo fu impropriamente etichettata come una prostituta (e anche attaccata pubblicamente da Cicerone, acerrimo nemico di suo fratello). 

Catullo la amò profondamente e teneramente nella prima fase amorosa dedicandole versi indimenticabili (Da “Viviamo, mia Lesbia”: Da mi basia mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum...” “Dammi mille baci, poi cento, poi ancora mille, poi di nuovo cento, poi senza smettere altri mille, poi cento...), quindi sognò invano il suo ritorno e finì con l'odiarla come ci ricorda il Carme 85 che rappresenta la massima espressione del dissidio interiore del poeta  ed il tormento di un uomo tradito.

Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris. Nescio sed fieri sentio et excrucior

Odio ed amo. Forse mi chiedi come ciò sia possibile. Non lo so, ma sento che avviene e ne sono tormentato.

I sentimenti possono cambiare e le storie d'amore possono finire lasciando profondi e permanenti solchi di dolore, ci insegna la Roma antica, ma nessuno può arrogarsi il diritto di fare del male o addirittura uccidere.

Non resta che attendere per ammirare la nuova Lesbia bag che sarà prodotta – come per la Maddalena - in edizione limitata