La rete Pink di Voiceat per dire NO

Nato per trasferire su borse e accessori moda la bellezza propria del fashion in commistione con Arte e Cultura,  Voiceat si propone una ulteriore mission, quella di veicolare messaggi forti e chiari contro la violenza e la discriminazione  e, più in generale, ad appannaggio di chi non può farsi sentire o non riesce, come le donne vittime di violenza fisica o  intrappolate nelle maglie della manipolazione psicologica o dell'abuso narcisistico.

Il prodotto couture (come la oramai iconica bag “La Maddalena” su cui è stata trasferita  l'immagine della Santa più vicina a Cristo in tutto il suo enigmatico fascino determinato dal falso storico che l'ha consegnata al mondo da  nobildonna - quale fu -  a prostituta, opera del realista andaluso Josè Maria Pena) parla, anzi URLA e dice BASTA ad un maschilismo imperversante nella nostra società non meno di quanto lo fu in quella di Maddalena,  sempre più subdolo, strisciante  e mellifluo, che indossa la maschera pirandelliana del perbenismo e della rispettabilità.

Le donne di ogni età fanno rete e si riconoscono. Le donne si schierano. Sono quelle che non ci stanno a stare zitte (al monito del “stai al tuo posto”), sono quelle che non hanno paura a prendere posizione o che, quanto meno, non hanno più paura. Donne libere di pensare ed esprimersi, decise a chiedere rispetto per sé e per le altre, se le altre da sole non ce la fanno.

La moda, nella sua leggerezza, si arricchisce di contenuti etici e sociali che si fondono  magicamente con arte e storia. Il risultato parla da sé:  un prodotto couture affascinante, inimitabile, interamente Made in Italy, in grado di muoversi e trasferire contenuti importanti e condivisibili.

L'esperimento si ripete. La  scultura marmorea  di Von Danneker del 1836 è la protagonista della nuova tote bag per l'estate contro la violenza di genere, dalle linee essenziali e colori caldi  (canvas beige e rifiniture in eco leather marroni con l'inconfondibile tocco di gold). La scelta è ricaduta su Lesbia, giovane donna romana del I secolo a.c., libera ed emancipata, musa ispiratrice del poeta Catullo che – a storia conclusa per scelta subita – non torse un capello all'amata.

Quali saranno i prossimi passi da compiere per tenere alta l'attenzione sul tema, chiediamo alla Founder di Voiceat, Annalaura Giannelli.

Con la mantella “I love me”, voglio ricordare, abbiamo inteso lanciare un nuovo appello alle donne: riprendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro quale Voi siete. La violenza destabilizza, ma le donne sono delle autentiche arabe fenici e in cuor loro lo sanno. Non devono sentirsi sole e questa è in parte la mission del nostro brand che, senza sovvertire ruoli,   intende fare della moda uno strumento di comunicazione e di rete.

Siamo già al lavoro per la stagione autunno/inverno ma non posso anticipare molto. Intendiamo confermare l'esclusività della nostra produzione e la sua assoluta inimitabilità attraverso i contenuti di valore con cui andiamo ad arricchire e nobilitare il prodotto couture...senza dimenticare che i  riflettori del nostro brand sono accesi su altri importanti temi sociali ed etici: ambiente, flora e fauna... ma questa è un'altra storia”.

Presto attesa una nuova little bag dedicata alla Santa in buona parte ispiratrice del progetto moda.

Per info www.voiceat.it